Compagnia Arakne Mediterranea - Suoni, canti e danze tradizionali del Salento e della Puglia

È bbiake ta vestiria tis ARAKNE,

ce ta KULURIA tis i thea ATHINA

Proposte spettacoli (proposal shows)

Copyright © Arakne Mediterranea

Qui di seguito sono riportate le varie produzioni che attualmente la compagnia Arakne Mediterranea propone negli eventi e manifestazioni in cui viene invitata:

  • Un viaggio Attraverso la Storia della Tarantella
  • Gli Spettacoli per cerimonie, convegni, congressi, Workshop
  • La Danza Scherma Salentina
  • Danzimania

Dal menù a destra si possono visualizzare i vari approfondimenti dei suddetti spettacoli;

Altri importanti spettacoli prodotti da Arakne Mediterranea e diretti da Giorgio Di Lecce hanno fatto la storia della stessa compagnia: ATTARANTATI Ieri e ATTARANTATI Oggi, con esibizioni in varie parti del mondo, Cuba, Iraq, Cina, Giappone, Grecia, Francia, Germania, Slovenia, Romania; tra i vari spettacoli, sono da ricordare le prime produzioni realizzate nei primi anni 90° come  Il Mito di Arakne, o Dialoghi delle Tarantole, racconti danzati che culminano nella famosa tarantella.

PROGETTI SPECIALI LA NOTTE DELLA TARANTA FESTIVAL

Copyright © Arakne Mediterranea

La sezione riguarda i vari progetti spettacolo realizzati ed ideati dalla compagnia Arakne Mediterranea per il Festival La Notte della Taranta.

  • 2012 - Un Ponte Musicale dalla Barbagia alla Grecìa Salentina
  • 2011 - Armonia e Danza nel Segno della Taranta
  • 2009 - Danzando con spada e tamburo

La Notte della Taranta è il più grande festival musicale dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali che vanno dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Nato nel 1998 su iniziativa dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell'Istituto Diego Carpitella, in questi anni il festival è cresciuto di dimensioni e prestigio culturale. La "pizzica" è la musica che scandiva l'antico rituale di cura dal morso immaginario della tarantola, il pericoloso ragno velenoso. La tradizione vuole che per liberare la vittima, di solito una donna, si suonassero incessantemente i tamburelli a ritmo vorticoso finché non veniva sciolta dall'incantesimo. Al suono dei tamburelli si accompagnava un ballo ossessivo e ripetitivo, che contribuiva ad esaurire il veleno. Altre varianti della pizzica tarantata sono il ballo del corteggiamento tra uomo e donna e la "danza dei coltelli" anche detta "pizzica a scherma". L'ossessione del ritmo nella musica e nella danza sopravvivono ancora oggi e ne sono interpreti alcuni tra i migliori musicisti salentini che, riuniti nell’Ensemble La Notte della Taranta, incontrano i più importanti nomi della musica internazionale, diretti dai maestri concertatori che negli anni sono stati: Daniele Sepe (prima edizione 1998), Piero Milesi (maestro concertatore per due edizioni del festival, nel '99 e nel 2001), Joe Zawinul (2000), Vittorio Cosma (2002), Stewart Copeland (2003), Ambrogio Sparagna (2004, 2005 e 2006). Con la concertazione di Ambrogio Sparagna dal 2004 è nata l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, che ha assorbito al suo interno l’Ensemble arricchendosi di tutte le sezioni di strumenti tipiche di una orchestra. Nel 2007, e fino al 2009, è il musicista Mauro Pagani a prendere le redini dell’Orchestra della Notte della Taranta e a curare la direzione artistica del Concertone conclusivo per le tre edizioni. Nel 2010 a dirigere il Festival e l' Orchestra è stato chiamato Ludovico Einaudi. La scelta della Fondazione è caduta su un musicista di estrazione classica ma che ha sempre frequentato territori di confine tra diversi generi musicali, confermato anche per la successiva edizione 2011. Queste caratteristiche potranno dare forza al progetto di chiamare grandi nomi della musica italiana e internazionale per produrre forme originali della musica popolare salentina.

Fonte: www.lanottedellataranta.it

progetti cultura e spettacolo

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Attraverso questi progetti la compagnia Arakne Mediterranea con professionalità e dedizione si pone di raggiungere determinati obiettivi come:

  • Lavorare sulla ricerca, ricostruzione e riedizione di momenti fondamentali delle feste folkloriche legate a i primordiali riti della civiltà agricola e pastorale ed ai suoi simbolismi.
  • Creare momenti festa (festival) a cui partecipano gruppi locali e di varie nazionalità i quali portano le loro danze, la loro musica, i loro usi e costumi relativi alle tematiche da rivivere, promuovendo così un dialogo culturale.
  • Creare momenti di formazione e di promozione, per avvicinare giovani ed un pubblico vasto alla cultura musicale locale per conoscere i valori tradizionali perduti, creando nei ragazzi il senso di una realtà locale.
  • Ricercare luoghi tipici ed ambientazioni nella quale vi erano i momenti di festa, dove vi si riuniva per cantare, suonare e danzare attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali, il vivere quotidiano, valorizzando così il prodotto socio culturale per contribuire e sviluppare anche il turismo culturale.
  • Considerare lo spettacolo etnico strumento di integrazione sociale ed interculturale per ogni sviluppo umano e civico.

Clicca dal Menù a destra per visualizzare l'approfondimenti di alcuni progetti realizzati.

PROGETTI SPECIALI LA NOTTE DELLA TARANTA FESTIVAL
2012 - Un ponte musicale dalla Barbagia alla Grecìa salentina

Immagini Correlate

Con un progetto inedito per il festival La Notte della Taranta 2011 Arakne Mediterranea mette in scena l'incontro con Il canto a tenore del centro della Sardegna: uno stile vocale di grande fascino. Questo canto è stato inserito dall'UNESCO tra i "Masterpieces of the Oral and Intangible Heritage of Humanity" e perciò proclamato "Patrimonio intangibile dell'Umanità"

Il canto è realizzato da quattro voci maschili: ‘oche, mesu ‘oche, bassu e contra; le ultime due caratterizzano fortemente il canto con il loro suono gutturale dal sapore ancestrale. Non a caso si pensa che abbia avuto origine in epoca primitiva dall'imitazione della natura: le quattro voci che compongono il coro altro non sarebbero che il muggito del bue, il belato della pecora ed il suono del vento. Opportunamente armonizzati e dotati di testi poetici di secolare bellezza. L'uso gutturale delle voci e i tipici canti d'intonazione, poi, rendono inconfondibile e di grande impatto questa arte millenaria.

Saranno “I tenores di Bitti Mialinu Pira”, gruppo storico della Sardegna famoso nel mondo per il canto a tenore sardo, gli ospiti del progetto di Arakne Mediterranea:

Bachisio Pira - Oche e Mesu Oche, Arcangelo Pittudu - Oche e Mesu Oche,  Omar Bandinu – Bassu,  Marco Serra – Contra,

saranno loro che ci proporranno questo canto, questa magia della voce umana, attraverso un ponte MUSICALE dettato dal suo suono forte e primitivo, che parte dalla Barbagia in SARDEGNA sino ad incontrare  la PUGLIA, il SALENTO, la GRECìA SALENTINA,  la sua tradizione popolare a memoria d’uomo:  le sue danze, i ritmi di questa terra, I SUOI CANTI, quell’espressione fresca della memoria di nonne "tamburelliste, cantanti e danzatrici" cantori e poeti della nostra terra che hanno trasmesso direttamente a noi, la loro passione per la pizzica ed il canto popolare, autentica espressione di una cultura "altra". 

Un progetto che vede incontrarsi Arakne Mediterranea e Tenores di Bitti Mialinu Pira SU UN PONTE MUSICALE CHE UNISCE LE DUE TERRE, lungo in quale vi è un percorso fatto di canti profani che narrano storie di pastori solitari, a stretto contatto con la natura, stornelli d’amore o a dispetto, di una pizzica taranta, di canti sacri che esprimono la devozione verso i santi locali e celebrano con solennità le principali cerimonie religiose dell’anno liturgico, di serenata, ninne nanne, Pizziche grike; un ponte antico e saldo che canta la TRADIZIONE ORALE.

Il progetto è stato realizzato in prima assoluta a Soleto (LE) il 13 Agosto 2012 nell'ambito dei concerti a Ragnatela del Festival: LA NOTTE DELLA TARANTA

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

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PROGETTI SPECIALI LA NOTTE DELLA TARANTA FESTIVAL
2011 - Armonia e Danza nel Segno della Taranta

Immagini Correlate

La Polifonia dei nostri canti, le vorticose danze di taranta, incontrano l’espressione culturale di altri popoli sparsi nel mondo; un incontro in armonia” con musiche, canti e danze, ognuno con la sua storia da raccontare. Un progetto spettacolo quello di Arakne Mediterranea, complesso e affascinante, dove si succedono vari incontri con maestri di musiche e danze, vicine e lontane; un viaggio verso i confini del Mediterraneo ed oltre gli stessi, dove, per secoli, sono confluite civiltà di oriente e di occidente.

Ospiti progetto:

  • Maestro Abdembi El Gadari / Marocco: Mallem e leader della confraternita Gnawa Bambara del Marocco / Qaraqqeb e Guinbri
  • Ashai Lombardo Arop/ Danzatrice Italo-Sudanese: DANZE METICCE / TRADIZIONE IN TRANSIZIONE: unione tra linguaggi coreici e musicali arcaici e moderni. / Danza, Voce e tamburi a Cornice

Il progetto è stato realizzato in prima assoluta, a Calimera (LE) il 20 Agosto 2011 nell'ambito dei concerti a ragnatela del Festival LA NOTTE DELLA TARANTA

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

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PROGETTI SPECIALI LA NOTTE DELLA TARANTA FESTIVAL
2009 - Danzando con Spada e Tamburo

Immagini Correlate

Un altro progetto spettacolo realizzato nell'ambito del Festival "La Notte della Taranta ed. 2009, è stato quello che ha visto protagonista la compagnia Arakne Mediterranea incontrare VERA DI LECCE, voce solista e danzatrice dei Nidi D'Arac,  la quale ha realizzato per l'occasione: LA DANZA DELLA SPADA. 

Danza della Spada che ha incontrato la DANZA DEL TAMBURO, realizzata da Stefania Giannuzzi. Uno dei momenti più affascinanti degli spettacoli della compagnia Arakne Mediterranea.

Un bell'incontro dove maestria, eleganza nei gesti danzati,  hanno dato spessore e risalto a due tra i tanti elementi che riguardano il tarantismo.

Lo Spettacolo è stato realizzato a Soleto il 16 Agosto 2009.

Per info er richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

Proposte spettacoli (proposal shows)
Un viaggio attraverso la Storia della Tarantella

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                                                    PROGETTO SPETTACOLO

                                “Un viaggio attraverso la storia della tarantella”

Lo spettacolo danzato, cantato e suonato dal vivo dall’inizio alla fine, comincia il suo viaggio con le tarantelle più antiche presenti sin dal medioevo che colpiscono in pieno l’attenzione del pubblico, capaci di coinvolgerlo e riportarlo indietro nel tempo, nell’affascinante atmosfera sonora vocale e danzante di maschere e colori, immergendolo in quell'ambiente seicentesco in cui si esprimevano le compagnie itineranti della "Commedia dell'Arte", che si spostavano, frequentemente tra Napoli e le Puglie.;

Nella seconda parte mette in scena le TRE TARANTE, la Pizzica Taranta danza curativa, individuale e collettiva, che prende origine dall'antichissimo rito dì guarigione dei tarantati e dal loro pellegrinaggio a Galatina, (studiato in maniera pressoché “definitiva” da Ernesto De Martino come fenomeno di vasta portata culturale); laPizzica de core (ossia "della gioia": fondamentalmente, una danza saltata di coppia mista a ritmo veloce, che oggi tutti, grandi e piccoli, ballano soprattutto in occasione di feste popolari, di matrimoni, battesimi, festa familiari, mentre un tempo veniva danzata in famiglia, in gruppo a file di coppie frontali o a quadriglia); la Pizzica scherma (o danza dei coltelli: una danza di coppia, a tema antagonista, che si balla ancor oggi la notte tra il 15 e il 16 agosto durante la festa di S‑ Rocco, a Torrepadulì, presso Ruffano (Lecce), e che in passato prevedeva la presenza di coltelli nelle mani dei danzatori e radunava ì migliori suonatori di tamburelli attorno a ronde di danze e sfide notturne interminabili).

Per arrivare alla terza parte dove la compagnia con le pizziche e tarantelle della Puglia mette in risalto le attività di diverse generazioni di Pugliesi, animi e sentimenti diversi, come quelli di lavoro, di festa o di emigrazioni che hanno comunicato tra loro grazie alla musica e alla danza; tutto eseguito coinvolgendo anche il pubblico, creando così una splendida sintonia tra il palco e lo spettatore attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina.

Il tutto racchiude in se secoli e secoli di storia degli ATTARANTATI  (coloro appunto che erano stati morsi nel reale o nel simbolico dal ragno taranta) che durante manifestazioni popolari, feste, cerimonie ufficiali, manifestavano queste epidemie coreutiche attraverso appunto danze sfrenate e stravaganti, con ciò erano considerati malati della danza.

L’ultima testimonianza si è avuta il 29 Giugno 1993, con le danze finali di un’anziana donna tarantata che ha eseguito il rito danzato per 26 anni (cfr; Di Lecce Giorgio, “La  Danza della piccola taranta”).

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

Proposte spettacoli (proposal shows)
Spettacolo per Cerimonie, Convegni, Congressi, workshop

Copyright © Arakne Mediterranea

La compagnia Arakne Mediterranea propone anche degli spettacoli per eventi come MATRIMONI, CONGRESSI, CONVEGNI, WORKSHOP, sia in formazione completa, 7 elementi, che ridotta, dai 3 ai 5 elementi;

Per questo genere di manifestazioni le soluzioni artistiche da poter realizzare in termini di spettacolo sono due:

  • Effetto sorpresa: durata circa 20 - 40 minuti (da - a), per dare ad invitati, partecipanti, ospiti della manifestazione, attraverso lo spettacolo, un archetipo di ciò che è la tradizione popolare salentina, in un contesto di musica canto e danza.
  • Concerto Spettacolo: durata circa 1:30 - 1:45 minuti, realizzando un percorso più complesso e dettagliato sulla tradizione popolare salentina e della Puglia, le sue danze, le musiche, i suoi canti (Tarantelle, Pizziche, stornelli, Nenie, Serenate)

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

 

Proposte spettacoli (proposal shows)
La Danza Scherma Salentina

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ARAKNE MEDITERRANEA - COMPAGNIA DI SCHERMA SALENTINA

PROGETTO SPETTACOLO: LA DANZA SCHERMA SALENTINA (Danza dei  Coltelli)

Attraverso questo spettacolo, le due compagnie salentine,  vogliono riproporre la Danza scherma salentina più conosciuta come danza dei coltelli e con essa, richiamare l’atmosfera delle “ronde” (cerchio) per raccontare attraverso la danza, cenni storici e notizie di cronaca del territorio Salentino;

è quello che ancor oggi si può vedere a Torre Paduli in Provincia di Lecce la Notte tra il 15 e il 16 di Agosto durante la Festa di San Rocco: “La danza dei coltelli” una  danza rituale di coppia, a tema antagonista,  prevalentemente danzata da uomini, oggi i coltelli sono sostituiti dalle dita indice e medio della mano, che colpiscono, come armi affilate, il petto dell’avversario, il tutto accompagnato dai movimenti danzanti, agili ed eleganti, dove la musica non è indispensabile perché c’è già nei suoi passi, nei movimenti delle braccia e delle gambe, un suo ritmo, una scansione che si riscontra anche fra i duellanti.

Oggi a Torre Paduli  all’interno di interminabili ronde di schermitori ma anche dei più bravi suonatori di tamburello con la presenza a volte di armonica a bocca o d’organetto a ritmo di tarantella-pizzica, si raccontano le azioni, i gesti, gli attacchi e le parate che derivano dagli antichi codici d'onore e di rispetto che regolavano la gerarchia e le dispute tra uomini appartenenti alle “famiglie d’onore”, o di uomini che vivevano sulla strada come carrettieri, commercianti, abituati a risolvere in modo diretto le discussioni e le liti; “storie di vita di uomini semplici ma spesso di grande intensità umana”.

I maestri della scherma, attraverso il proprio codice a cui la danza con i suoi movimenti e le sue posture simboliche si richiama, non avranno bisogno di parole per comunicare; essi lasceranno “parlare” il proprio corpo.

Questo spettacolo è stato proposto in prima assoluta il 30 gennaio 2011 a Milano presso L'Arena civica della Città per il Festival: MUSICA & ARENA duelli armonici, realizzato per conto del Comune di Milano dall'Associazione Amici della Musica Milano.

Ideazione artistica e realizzazione progetto: Arakne Mediterranea

Nucleo artistico compagnia di scherma salentina: Leonardo Donadei, figlio del grande maestro Raffaele Donadei, Alfredo Barone, Salvatore Barone, Flavio Olivares e Davide Monaco.

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

Per vedere tutta una sequenza d'immagini relative allo spettacolo realizzato a Milano il 30 Gennaio 2011 clicca qui: www.concertodautunno.it

Proposte spettacoli (proposal shows)
Danzimania - Tarante e tarantelle dal 1500 ad oggi

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Spettacolo dì Teatro totale (voci recitanti, danza, musica, canto).

Questo spettacolo, si articola in undici quadri, (brevi scene), relative alle rispettive arie musicali che vanno dalla fine del 1500 ai nostri giorni, e che vengono eseguite dal vivo dagli stessi attori musici.

Alcuni brani recitati dagli attori danzatori in abiti colorati e maschere, raccolti da fonti originali popolari, introducono o commentano i quadri scene, e riportano lo spettatore in quell'ambiente seicentesco in cui si esprimevano le compagnie itineranti della "Commedia dell'Arte", che si spostavano frequentemente tra Napoli e le Puglie.

Alle musiche originali, utilizzate per secoli nella cura contro il morso della famigerata Tarantola di Puglia, si accompagnano le trascinanti danze, espressione di un popolo sottomesso ma vivace e ricco di antiche culture che risentono di influenze greco/turchesche e afro/mediterranee.

Tarante e Tarantelle dal 1500 ad oggi

Una selezione di Tarantelle per danze (curative), dalla fine del 1500 ad oggi, frutto di una ricerca compiuta negli anni novanta da Giorgio Di Lecce, e dai suoi collaboratori, è la colonna sonora dello spettacolo. In apertura la prima Tarantella, conosciuta con questo nome, trascritta da Foriano Pico nel 1608, e pubblicata a Napoli in una raccolta dal titolo Nuova scelta di Sonate per la Chitarra Spagnola .

Seguono le 8 Clausole Armoniche pubblicate nel 1641 dal gesuita A. Kircher, nel suo libro Magnes sive de arte magnetica, indicate come Arie musicali in uso per la cura di coloro che erano intossicati dalla Tarantola, originariamente trascritte dai padri Giovanni Paolo Nicolello da Lecce e Giovanni Battista Galliberto da Taranto. e pubblicate in appendice del libro “La  Danzimania” dal medico tedesco G.F.C. Hecker, nel 1832. Quindi la serie 1 / 7 di Tarantelle italo spagnole del '700,(incluso quella trascritta da S. Storace nel 1753), apparse nei libri di X.Cid.: Tarantismo observado en Espana del 1785, e di M. Schneider La danza de espadas y la tarantela del 1948. E ancora un'Aria romantica,(Presto) tratta dalle 8 Airs de la tarentule del 1819, raccolte e pubblicate da A. Castellan, in Lettres sur l'Italie; e Il Ballo e Canto dei morsicati dalla Tarantola, raccolto da A. Majorano, a Lizzano (Taranto ) nel 1950, e trascritto da S. Messia. Chiude una delle Arie delle Pizziche Tarante usate nelle ultime danze curative da un'anziana donna (rintesa) di Scorrano (Lecce), raccolta a Galatina negli anni '90.

Per info e richieste sullo spettacolo: info@araknemediterranea.com

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progetti cultura e spettacolo
2010 - La sapienza popolare nelle feste agro-pastorali

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Copyright © Arakne Mediterranea

             LA SAPIENZA POPOLARE NELLE FESTE AGRO-PASTORALI

            Ideazione Artistica e Progettazione: ARAKNE MEDITERRANEA

                                  Direzione Artistica: IMMA GIANNUZZI

Scheda Artistica progetto:

Ricerca, ricostruzione e riedizione di momenti fondamentali delle feste folkloristiche legate ai primordiali riti della civiltà agricola e pastorale ed ai suoi simbolismi. La manifestazione intende connettersi agli antichi riti mediterranei, alle musiche e alle danze, all’arte culinaria, locali e regionali. Dalle ore 16.00 alle ore 22.00 di mercoledì 22 dicembre 2010 diversi luoghi di Martignano (Palazzo Palmieri, Scuola Primaria, Chiesa Parrocchiale e centro storico) vedranno l’esecuzione di brani della tradizione natalizia con ciaramelle, zampogne, pive, organetti ed altri strumenti tradizionali, a cura di Arakne Mediterranea, Alessandro Mazziotti, Massimiliano Morabito. Una tradizionale carovana che animerà le vie del paese e ci condurrà nelle magiche atmosfere di un Natale rurale. A Palazzo Palmieri si potrà visitare la mostra sulle zampogne e ciaramelle curate da Alessandro Mazziotti. Qui si concluderà la manifestazione con i Concerti spettacolo e l’assaggio delle calde pittule. Di spessore gli ospiti che Arakne Mediterranea ha voluto per questo progetto: Alessandro Mazziotti, romano, è uno dei più apprezzati musicisti polistrumentisti e ricercatori sugli strumenti a fiato, specializzato nelle zampogne e ciaramelle; Massimiliano Morabito organettista di Cisternino, custode di una tradizione tra le più felici in Italia, è membro stabile dell’Orchestra de La Notte della Taranta; Mauro Semeraro di Ostuni suona il Mandolino, la Chitarra, il Tamburello, il Marranzano e come ama dire.

Programma Completo su: www.parcopalmieri.it - Comunicazione a cura di: Associazione Salento Griko - Direttore Responsabile: Leo Rielli - Patrocinio Istituzionale: Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo - www.regione.puglia.it

progetti cultura e spettacolo
2009 - DROMENA - L’orkesis della transe e il rito della taranta

Copyright © Arakne Mediterranea

                DROMENA - L'ORKESIS DELLA TRANSE E IL RITO DELLA TARANTA

                  Ideazione Artistica e progettazione: ARAKNE MEDITERRANEA

                                        Direzione Artistica: IMMA GIANNUZZI

Un progetto spettacolo che dia voce ad un ORKESIS (2) spettacolare multi - etnica con particolare riferimento ai propri rituali, basati sulla musica e la danza terapeutica della propria tradizione, creando così una DROMENA multi - culturale, per un’ esaltazione di coscienza libera o modificata, appunto: “LA TRANSE”, (1) strumento utilizzato nel tempo, per dare sfogo a sofferenze, bisogni, ma anche ansie, paure e tensioni, come lo è stato per esempio per le nostre donne e uomini TARANTATI di un tempo. Un progetto spettacolo quindi, che mira a diffondere nel salento e nella Puglia, l’incontro e  l’importanza dello spettacolo dal vivo in varie forme ed espressività artistiche, dove ogni ORKESIS Etnocoreutico - musicale di ogni popolo e cultura ne incontra altre e con esse si confronta, confrontandosi anche con la nostra “Pizzica Taranta”, per un' esaltazione della stessa verso altre culture e per coglierne le differenze ma anche eventuali similarità. A questo proposito il progetto vuole dare un forte segnale alle future generazioni, far cogliere nei giovani oltre al momento di festa, di spettacolo, di divertimento, utile per una crescita culturale, anche una maggiore attenzione, dignità e rispetto e quindi interesse alle varie culture che incontrano ed in particolar modo alla nostra, al “Rito della Taranta”, con la danza e la musica risanatrice, per far si che ciò che è accaduto in passato permanga e sopravviva nel tempo.

1 -  “TRANSE” questo termine significa nello stesso tempo,  paradossalmente, una  coscienza dominata  e una coscienza libera. La Transe non è sempre una coscienza abitata da uno spirito estraneo (“cavalcata”, come si dice nei riti di possessione, dagli dei e dai dèmoni) ma è anche una coscienza che abita il mondo attivamente, e che si estasia nel mondo. (Georges Lapassade. “Saggio sulla Transe” a Cura di Gianni De Martino – Nota a Cura del Curatore – Feltrinelli Editore – Milano)

2 -  “ORKESIS” Questo termini significa Orchestra di tutto ciò che riguarda la musica, il canto e la danza.

Programma Completo su: www.parcopalmieri.it - Comunicazione a cura di: Associazione Salento Griko - Direttore Responsabile: Leo Rielli - Patrocinio Istituzionale: Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo - www.regione.puglia.it

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progetti cultura e spettacolo
2008 - Il Tamburo che danza dal Mediterraneo al Salento

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                  IL TAMBURO CHE DANZA DAL MEDITERRANEO AL SALENTO

                     Ideazione Artistica e progettazione: ARAKNE MEDITERRANEA

                                              Direzione Artistica: IMMA GIANNUZZI

Il progetto spettacolo di Arakne Mediterranea: IL TAMBURO CHE DANZA DAL MEDITERRANEO AL SALENTO riguarda l’evoluzione della cultura del tamburo, in particolare ricercare la relazione tra gli usi tradizionali dello strumento e l’approccio delle nuove generazioni per la sopravvivenza della nostra musica.

Il tamburo a cornice  è di gran lunga il membranofono più diffuso ed importante nella musica italiana di tradizione orale e come la mano che batte sul tamburello scandisce quel ritmo denominato pizzica o taranta nel salento, così batte per scandire la tarantella Napoletana,  quella calabrese quella siciliana ecc. tutte con tecniche e strutture (dello strumento) diverse, canta e fa cantare, DANZA E FA DANZARE, suona  e fa suonare e ci richiama alle radici popolari più profonde, conduce, guida il movimento ritmico della musica e del danzatore.

Gli artisti della compagnia Arakne Mediterranea, intendono esplorare e diffondere la “cultura del tamburo”, in particolar modo ai “giovani” per valorizzare e tramandare a loro quello strumento che per secoli ha accompagnato i riti e le danze dei popoli abitanti il bacino mediterraneo, in particolare la regione di Taranto (già città della Magna Grecia e capitale della Tarantella dal 1500), quella intorno al Vesuvio, da Pompei a Ercolano, fino a Napoli, lo stretto di Messina, alcuni porti della Sardegna e della Corsica fino alle coste della Provenza (FRANCIA) e della Spagna settentrionale, per concludere il suo viaggio nel posto più importate: La nostra “Penisola Pugliese” che dall’area Garganica passando per le Murge Baresi, arriva nel Salento, ed è proprio qui che conferma la sua importanza per la nostra musica popolare; Arakne Mediterranea vuole ricostruire il processo storico di questo strumento secolare e quanto di più utile e opportuno per la “Regione Ionico-Salentina e Pugliese” che ne ha conservato le tradizioni durante tanti secoli.

In questi tre giorni di intenso lavoro, Arakne Mediterranea, proporrà al pubblico, momenti di formazione, di promozione sullo strumento, con seminari sui tamburi italiani e del bacino del mediterraneo, un convegno internazionale sul tema del tamburo, una mostra fotografica ed artigianale, concerti con artisti che si occupano della ricerca e delle tecniche di esecuzione dei tamburi, per riuscire così a far conoscere le caratteristiche generali dello strumento, incuriosendo le nuove generazioni a sperimentare nuovi linguaggi di esecuzione ritmica, guardando sempre più alla tradizione, tenendo vivo il dialogo col passato per creare così una cultura in movimento in chiave contemporanea, per lo sviluppo sociale e culturale del salento e per riuscire a cogliere differenze, similarità o le infedeltà con cui lo strumento: “IL TAMBURELLO” continua oggi ad essere usato.

Programma Completo su: www.parcopalmieri.it - Comunicazione a cura di: Associazione Salento Griko - Direttore Responsabile: Leo Rielli - Patrocinio Istituzionale: Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo - www.regione.puglia.it

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